resurrezioneTutti coloro che hanno sfiorato la morte, o sono sopravvissuti ad una grave malattia, raccontano di come la loro vita sia cambiata completamente.

I rimpianti per ciò che non avevano potuto fare o potuto ESSERE sono diventati la spinta a trasformare radicalmente se stessi e la propria esistenza.

Le persone che si rivolgono a me, in questi ultimi anni, hanno dovuto assistere allo sgretolarsi, immediato o graduale, della propria vita, che si è rivelata essere un insieme di menzogne, o una replica degli schemi ereditati da altri, o un tentativo di crearsi una difesa.

In quelle, apparenti, sicurezze, avevano nascosto le loro paure; in quelle relazioni avevano cercato di ottenere quello che non avevano avuto mai; in quella professione avevano manifestato ciò che volevano dimostrare ad altri…

In quella quotidianità in cui “non manca nulla” hanno smarrito la cosa più importante: Se Stessi. Al punto da non ritrovarsi e non conoscersi più, al punto da non sapere più “chi sono” e “perchè sono qui”. Le risposte precedenti erano state date a qualcun altro, ciò che avevano prodotto era “sono come penso che gli altri mi vogliano”, a cui però faceva seguito un disperato interrogativo: “Come mai non sono felice?”

C’è chi si ammala per trovare una risposta; c’è chi muore perchè non sa neppure di dover cercare qualcosa; c’è chi lascia morire tutta la falsità e poi risorge e ricomincia a vivere, senza neppure sapere come fare tutto diversamente.

RISORGERE DALLE PROPRIE CENERI

La possibilità di morire e risorgere, che celebriamo nella Pasqua, non è più quella di un Maestro spirituale condannato a morte più di duemila anni fa, è quella che noi stessi stiamo sperimentando, sulla nostra pelle.

Questa epoca straordinaria ci costringe a scardinare ciò che non serve, ciò che ci è stato utile per proteggerci e diventare grandi, dopo un’infanzia in cui abbiamo nascosto e rimosso le nostre ferite, creando un carattere difensivo, per diventare, ora, l’adulto che saremmo stati, se non avessimo sentito d’esser stati feriti.

Già molte volte i nostri avi si sono ribellati, ma l’unica rivoluzione che non è mai stata portata avanti, fino al successo, è quella dell’Amore. In questa non ci sono nè vincitori nè vinti; non c’è giusto o sbagliato, c’è solo la possibilità di ESSERE CIO’ CHE SI E’ DAVVERO, liberandosi dai condizionamenti ricevuti, dai limiti che crediamo di avere, dall’idea di non meritare altro rispetto a quello che abbiamo.

LA RIVOLUZIONE DELL’AMORE

resurrezioneLa rivoluzione dell’Amore consiste in questo: sei amato, sei stato amato nel momento stesso in cui i tuoi genitori, facendo l’amore, ti hanno chiamato alla Vita. Sei amato dall’universo intero, perchè tu sei nato, sei stato prescelto e destinato alla Vita, ed altri miliardi di ovuli e spermatozoi sono rimasti infecondi. Sei amato in ogni istante, perchè ricevi in abbondanza ciò di cui hai bisogno; è tutto qui, a portata di mano: la luce del sole, l’acqua, il cibo che nasce dalla terra, e ci sono state persone che si sono prese cura di te a lungo. Tu meriti di essere amato, non perchè sei speciale o diverso, ma semplicemente perchè sei vivo, sei umano, solo perchè SEI.

In questa resurrezione non hai più bisogno di dimostrare nulla a nessuno: hai la consapevolezza che sei stato creato nell’Amore e per l’Amore, ed è già abbastanza.

Non serve più che tu faccia qualcosa per sentirti bravo e per essere amato, tu lo sei già, e lo sai, e lo SENTI. Ti accorgi che quel raggio di sole sulla tua pelle, quel bicchiere d’acqua, quella carezza di tua madre, quella brezza che soffia leggera, quel frutto o quel fiore sono la testimonianza dell’Amore che ti ha portato in Vita.

IN UNIONE CON IL TUTTO

Se prima ti sentivi separato e solo, ora SENTI di ESSERE UNO CON OGNI COSA, ti accorgi che non c’è distanza e non c’è differenza tra te e qualsiasi altra cosa.  Sei UNO con l’universo intero, e in questa Unità tutto è completo, non ci sono mancanze nè vuoti.

LA VITA CELEBRA SE STESSA ATTRAVERSO DI TE, e tu senti il suo vibrare nelle tue cellule e sei felice; non hai altro motivo per esserlo se non quello di essere vivo e di aver ricevuto questa straordinaria possibilità di sentirti così.

Sei morto e sei risorto, hai perso tutto e hai trovato Te Stesso e, in Te, l’Universo intero.

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