aspettative“La delusione richiede un’accurata programmazione” per dirla sempre con il padre della PNL, Richard Bandler.

Abbiamo idee su ogni cosa, su come dovrebbe essere e cosa dovrebbe accadere perché tutto andasse ” bene”. Ma spesso ciò non avviene.

I nostri criteri, quelli che devono essere soddisfatti affinché possiamo dire che stiamo vivendo l’amore o la realizzazione lavorativa o personale, o qualsiasi altra cosa, sono criteri precisi e, di solito, specifici, anche se non ne siamo consapevoli. Se facessimo un lavoro per rendercene conto potremmo rimanere stupiti!
Non solo non ci rendiamo conto di quanto siano restrittivi i nostri criteri ma non comunichiamo alle persone interessate cosa è importante per noi.

La maggior parte dei rapporti e delle relazioni (sentimentali e non) si basa su: silenzio, aspettative deluse, rancori e successive recriminazioni.

Il vuoto che si crea viene poi riempito in vari modi. Nelle coppie, la maggior parte delle volte i figli compensano ciò che manca al genitore. È triste, ma purtroppo è così…altrimenti non si spiegherebbe il senso di colpa che agisce all’interno della maggior parte di noi.
Una mamma triste va rallegrata, una mamma stanca va aiutata, una mamma malata va curata, una mamma super-impegnata o troppo nervosa va sostenuta…e, se non è così, è l’opposto…contestazione e strenua opposizione, per contrasto…
Ma anche un papà lasciato solo va amato, in sostituzione della compagna che non lo ama più, o va reso orgoglioso, in vari modi…sì, sono i bambini che svolgono queste funzioni, nelle famiglie…terribile, ma spietatamente vero…

Bambini che diventano adulti che sviluppano relazioni in cui rivivono le medesime situazioni, sentono gli stessi bisogni, quelli di essere riconosciuti ed amati, che tentano di soddisfare, inconsciamente, con la stessa strategia escogitata da piccoli. Per ottenere gli stessi risultati…

Non si riflette mai sul modo in cui la Vita ha inizio: un atto d’Amore e poi nove mesi di simbiosi totale con un altro essere umano…si respira insieme, si mangia lo stesso cibo, si condividono emozioni, ansie, paure, dolori, gioie e sofferenze…
È impossibile tornare di nuovo a quella Unione Totale, vissuta per nove lunghi mesi…ma forse l’anelito di raggiungerla ancora non ci abbandona più

Ciò che ci aspettiamo e’ destinato a rimanere insoddisfatto, poiché esiste solo nella nostra mente e nella memoria del nostro corpo…

In questo periodo di grande cambiamento e di fatica, possiamo accorgerci che ci stiamo allenando a vivere la realtà per ciò che è; che siamo costretti a vivere giorno per giorno, momento per momento, nel Presente…

Le certezze si stanno sgretolando e molti pilastri stanno crollando, mostrando tutte le brutture e le nefandezze; le illusioni e le aspettative sono impossibili, ormai…

Anzichè scivolare nel negativo e nel cinismo, si può cogliere l’opportunità di ristrutturare il proprio modo di pensare la realtà, ci si può accorgere che ci stiamo allenando a vivere in modo diverso, stiamo imparando qualcosa che non avremmo mai potuto assimilare nel nostro comodo tran-tran…la pressione a cui siamo sottoposti è uno straordinario modo per portare all’estremo le paure e le ansie, per farci evolvere, per non essere costretti a soccombere!

E’ un periodo prezioso, di crescita ed evoluzione, benedicilo e sfruttalo più che puoi per scoprire ciò che conta per te e Chi Sei davvero!

Vuoi capire come è possibile trasformare la tua esperienza in modo da ottenere risultati diversi?