bambiniregalivaligiaSembra che i bambini italiani siano sempre più infelici. Lo dicono le cronache, ma anche le insegnanti che conosco.
Hanno difficoltà enormi di concentrazione e sono, molto spesso, ingestibili.

http://www.lastampa.it/2013/01/03/cronaca/bambini-in-coda-dallo-psicologo-jpjrdbeaVUiAwRQOJFxlPJ/pagina.html

Dagli esperti in Medicina naturale ho imparato che i bimbi vivono in simbiosi con la mamma, fino, circa, ai dieci/dodici anni. Questo vuol dire che essi sentono lo stato d’animo della mamma e si sintonizzano, automaticamente, sullo stesse emozioni.
Mamme nervose e stressate “producono” bimbi nervosi, che le fanno innervosire ancora di più. Magari non le faranno dormire, perchè si svegliano in continuazione, o altro ancora.
Incontro spesso, nel parco della mia città, famiglie a spasso con i propri figli. Raro vedere espressioni serene, specialmente nei genitori.
Non basta avere un figlio per essere felice. Sicuramente è una delle gioie più grandi che la vita possa regalare, ma la vita quotidiana è fatta di tanti momenti in cui una madre o un padre si sentono soli, o preoccupati, o inadeguati, per vari motivi, ed i bimbi sono solo sopportati. Ricordo bene quel periodo della mia vita, la solitudine e la fatica che non avevo modo di alleviare.
Tutto ciò che i bambini hanno bisogno è di vivere in una ambiente sereno ed armonioso, in cui ci sia amore palpabile.
Purtroppo la nascita di un figlio modifica gli equilibri all’interno della coppia, o della famiglia già esistente, se vi sono altri bambini. E’ difficile rimanere coppia, soprattutto. Le esigenze del bambino diventano prioritarie, e quelle della coppia spesso vengono dimenticate o cancellate. Solitamente uno dei due ne soffre di più, l’altro non se ne accorge nemmeno.
Ma non solo!
L’arrivo di un bambino costringe sia la madre che il padre a fare i conti con gli aspetti della propria infanzia ancora irrisolti. Quel bimbo così puro, nelle sue espressioni naturali, fa rivivere inconsciamente la propria spontaneità infantile, che è stata, il più delle volte, rimossa forzatamente. Quello che tiriamo fuori, senza rendercene troppo conto, è esattamente l’atteggiamento che nostra madre, o nostro padre avevano con noi. L’esigenza di educare ed insegnare le regole a questo bambino diventa impellente; che siano quelle che noi stessi abbiamo ricevuto o – per reazione – l’esatto opposto.
Spesso al figlio vengono fatte richieste inconsce, di colmare vuoti interiori, di fare le veci del partner assente, di riempire di significato una vita, altrimenti, vuota; di sentirsi in colpa quando qualcosa non va nel genitore.
Purtroppo il bambino (da essere dotato di sensibilità elevatissima, perchè non ha ancora spento o anestetizzato le sue capacità naturali) percepisce, con le sue “antenne”, le tensioni dei genitori e cerca di adottare delle strategie per compensarle, perchè la mamma ed il papà possano tornare ad essere felici e ad occuparsi di lui.
In più si aggiungono, nella società odierna, delle richieste assurde: quelle di essere sempre bravo, intelligente, con ottimi voti a scuola, con ottimi risultati nello sport e nelle attività extrascolastiche, senza lasciare nessun momento di pausa o di relax o di gioco.
Tutto questo, probabilmente, è sempre accaduto, ma in questa epoca di elevata scolarizzazione ed informazione le richieste sono moltissime, probabilmente troppe.
La vita mi ha insegnato che l’amore non è abbastanza.
Si possono amare tantissimo i propri figli, ma non per questo fare ciò che sarebbe davvero utile per loro.
Un terapista che abbia davvero compreso la relazione simbiotica tra madre e figlio piccolo, anzichè lavorare con il bambino chiederà alla mamma di iniziare un lavoro su se stessa per migliorare il proprio stato d’animo e – quindi – la propria vita.
Poichè solo mamme serene possono “produrre” figli sereni.

Che lo si voglia o no, per creare armonia nella propria casa è necessario avere armonia dentro di sè, e questo è l’unico modo perchè i nostri figli vivano in armonia.
Nulla di ciò che spieghiamo a parole resta, se non è congruente con ciò che noi stessi facciamo. Essi seguiranno, sempre e comunque, il nostro esempio, piuttosto che i nostri consigli.
Ecco perchè, se davvero vogliamo avere dei figli felici, dobbiamo impegnarci per trovare il modo di rendere la nostra vita felice. Risolvendo tutto ciò che, finora, abbiamo evitato. Altrimenti potremo solo assistere al loro ripetere i nostri errori.
Pensiamo a come vorremmo che fosse la vita nostra e dei nostri figli, tra vent’anni; quali saranno le cose che vorremmo aver trasmesso loro? Questo ci darà una prospettiva più reale di ciò che è utile fare oggi per noi stessi, per aprire la strada a loro, che lo potranno fare da grandi…

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