Sono stata oltre dieci giorni all’estero in vacanza e, dopo poco tempo, l’amica che era con me (che fa l’insegnante), mi ha fatto notare che non si sentiva un bambino piangere. Lei, molto più allenata di me, aveva notato subito l’anomalia: eravamo circondate da turisti per la maggior parte nord-europei, ma non solo, diciamo che c’erano pochissimi italiani. Ed, effettivamente, la differenza si sentiva, eccome! Bambini ben educati, che buttavano tutte le carte nel cestino, raccogliendo anche i pezzi caduti fuori; niente strilli o urli per avere giochi o gelati, niente capricci…tante famiglie, con molti bimbi piccoli, ed i genitori in acqua con loro a fare il bagno…ho visto dei papà con una piccola vanga in mano scavare montagne di sabbia, tutti i giorni, nello stesso posto, buche e castelli in quantità, e tutti muniti di racchette e palline per giocare insieme…

Scenario molto diverso dalle splendide spiaggie di Sardegna degli anni passati, dove arrivavano in massa mamma, papà, nonno, nonna, zii e cugini, oltre ad uno stuolo di bambini di ogni età, che iniziavano a buttarsi in acqua cercando di attrarre in tutti i modi l’attenzione dei genitori: “Papàààààààà!!!! Vieni a fare il bagno!!!!” “Mammaaaa! hai visto che bel tuffo???”. Strilla ed urla per richiamare loro che, di solito, erano sotto l’ombrellone con il giornale in mano, o a preparare i panini a tre strati o l’insalata di riso…quando scoppiavano i pianti ecco che i nonni si prodigavano per consolare e distrarre i poveri piccoli…

Strano modo di essere genitori, per noi italiani; c’è una ricerca continua di non far mancare nulla ai propri figli, di prevenire i traumi, di rendere ogni momento memorabile grazie a grandi cose, quando loro, da piccoli, vorrebbero solo che noi giocassimo con la sabbia e facessimo il bagno con loro…almeno in vacanza!!

E poi ho sentito le moto dei ragazzi scorazzare tutta la notte, in un’altra isola, piena di ragazzi italiani, in cerca di divertimento, di sballo, di feste ansiosamente cercate, di timore di perdersi qualcosa, di non essere al posto giusto, al momento giusto…e la proprietaria dell’albergo mi ha detto che erano morti in quattro, all’alba del giorno precedente…

Meglio non generalizzare, potrebbe non essere un risultato solo italiano…comunque auguro a tutte le mamme ansiose ed ai papà stressati di passare un’estate speciale, riscoprendo la gioia di sedersi in riva al mare e di costruire la pista per le biglie con i propri bambini, e di dimenticarsi dell’ora di pranzo per il divertimento…

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