Quando donare diventa il tuo hobby preferito le porte del Paradiso Terrestre si spalancano per te. Sto parlando di qualcosa che nasce dal cuore, che ti fa comprare una cosa d’impulso, perché sai che starebbe benissimo ad un’amica, o di prendere qualcosa di simbolico e significativo da regalare al ritorno da un viaggio, o di saper riconoscere le persone che hanno davvero bisogno di ricevere il tuo aiuto, e prestare gratuitamente la tua opera.

In principio c’era l’obbligo di portare “qualcosa”alla mamma, o alla suocera, già sapendo che si trattava di sciocchezze inutili, che sarebbero finite su una mensola e mai più guardate. Lo stesso valeva per i regali di Natale, o quelli dei compleanni: la ricerca disperata di un oggetto che non finisse criticato, o ignorato, o riciclato.

L’obbligo, che mi ero creata da sola, si è infranto quando mia madre mi ha chiesto di poter riciclare un “ricordo”, che le avevo appena portato dal mare, per darlo ad una parente da cui sarebbe andata a cena la sera stessa. Nella mia famiglia i regali sono sempre stati “malvisti”: uno spreco inutile di danaro, ed un motivo in più per essere rimproverati; così, senza alcun rimpianto, ho smesso di “buttare via i miei soldi” per portare un regalo a chi non lo avrebbe mai apprezzato.

Un paio di amiche mi hanno subito dettato le regole del gioco: mai portare “ricordi” dalle vacanze per non fare l’errore gravissimo di “creare un precedente”! Sì, perché  la malcapitata a cui fosse toccato il dispiacere di ricevere il suddetto souvenir, si sarebbe sentita in obbligo di ricambiare nel suo viaggio successivo, aggravando il peso dei bagagli da ciarpame inutile e costoso.

Ho, quindi, abbandonato per sempre l’inutile giro dei bazar per turisti, anche quando la guida di turno mi scarica nel solito “negozio di tappeti”: ne approfitto, casomai, per cercare qualcosa per me stessa, che sia (impresa quasi impossibile a realizzarsi) magari un po’ più originale di quello che potrei trovare nei mercatini di casa mia.

Lasciato per sempre l’obbligo dietro le mie spalle, si è manifestato, in modo subdolo ed inaspettato, uno strano desiderio di scoprire oggetti simbolici, pietre cariche d’energia, statuette rappresentati le Dee dell’antichità o manufatti utili per qualche antico rituale, da poter donare alle poche amiche che sono in grado di apprezzarli. Non vado in cerca di nulla, ma getto l’occhio qui e là, mentre giro per le città che sto visitando, o percorrendo le stradine che mi conducono al mare, d’estate. Sono sempre loro a venirmi incontro, gli oggetti che poi acquisto, mi chiamano, si fanno notare; sono sempre esposti nel punto giusto per essere visti da me.  Altre volte si manifestano come idee nella mia mente, mi appaiono improvvise, luccicanti e rilucenti, facendomi venire la voglia di realizzarle, per sorprendere la persona a cui sto pensando.

E così, coltivando questo piacere inaspettato, mi dedico alla ricerca di ciò che vorrei donare, del simbolo, rappresentato in un oggetto di scarso valore economico, di un Bene molto più ampio che si potrà manifestare nella vita della persona a me cara.

Abbandonando i sensi di colpa associati allo “spendere denaro per cose inutili”, che avevo ereditato, ho aperto le porte alla gioia di dare senza aspettarmi nulla in cambio.

E’ solo quando il donare è completamente disinteressato che si può trasformare in uno stile di Vita che prevede abbondanza, ovunque, per tutti. Pensare al Bene di un’altra persona, e saperlo possibile, amplia anche le possibilità di chi sta formulando il pensiero.

Il Dono effettivo dell’Universo è sempre destinato a chi, prima o poi, saprà apprezzarne il Valore, ed onorarlo.

In questa Epoca di passaggio, in cui molte certezze e sicurezze sono svanite, ho imparato anche ad andare oltre all’insegnamento dei Maestri, che recitavano che ogni cosa richiede un prezzo da pagare. Riconoscere chi è davvero in difficoltà, ma ha la motivazione profonda di cambiare, ed offrirgli la possibilità di farlo, accresce, amplifica ed espande le possibilità di Bene che si diffondono in questa dimensione; ed il Cielo sa quanto bisogno ce ne sia, per controbilanciare l’oscurità del male, su questa Terra.

Puoi donare tempo, generi di prima necessità, vestiti, scarpe, oggetti, libri, mobili; puoi rendere dei servizi ad associazioni che si occupano di chi ha bisogno.

Ciò che conta è la tua motivazione: non sentirti apprezzato o benvoluto, bensì condividere qualcosa che già hai fatto per te stesso, e che ti ha colmato il cuore d’Amore.

L’apertura del cuore si manifesta quando non riesci più a pensare solo al tuo orticello, ma vuoi condividere la tua gioia con le persone che ti sono più care. La chiusura ottiene chiusura, mentre l’apertura spalanca le porte del Paradiso Terrestre, per te.

Te ne accorgi quando vedi che ogni tua problematica si risolve velocemente, le tue preghiere vengono ascoltate, e non ti devi più preoccupare del tuo domani. Non perché hai il conto in banca pieno di soldi, anzi, al contrario, perché hai messo la tua Vita nelle mani di Qualcuno più grande di te.

Il piacere del donare disinteressato ottiene in cambio uno straordinario Dono: l’Universo intero prova piacere a prendersi cura di te.

Sei diventato un amplificatore del Bene e, proprio per questo, il Bene arriva a te.

 

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