Tra pochi giorni festeggeremo il ritorno di Dio sulla Terra nelle vesti di un neonato. Ognuno di noi è stato bambino, ed ha imparato, sulla pelle di quel bambino, come adattarsi ad un mondo che chiede di crescere in fretta e di dimostrare sempre di più la tua maturità.

Ed ora il nostro compito di adulti responsabili di Se Stessi è proprio quello di tornare ad essere quel bambino che non abbiamo potuto essere.

Tutto quello che abbiamo tentato di fare o di essere, ignorando il bambino che siamo stati, è fallito. Ora ci possiamo mettere all’opera per allenarci nell’immensa Arte di Tornare Bambini!

Per ricordarci ciò che eravamo, nonostante la rimozione che abbiamo effettuato per poter sopravvivere alle nostre, inevitabili, ferite, ecco un elenco di ciò che faceva parte di noi.

  • Sensibilità: è la caratteristica che ognuno di noi ha avuto e che ha cercato di reprimere, in molti modi. Oggi siamo rigidi, induriti, inflessibili, insensibili. Non è vero, non siamo così, ci siamo solo nascosti per bene dietro alle nostre corazze ma, da qualche parte, il nostro bimbo interiore è ancora lì. Sensibilità significa essere ricettivi e capaci di percepire qualsiasi variazione d’umore degli altri, qualsiasi sguardo o movimento impercettibile; vuol dire vedere e sentire cose che gli adulti fanno finta di non sapere e di non vedere. Vuol dire sentire quello che sentono gli altri, allo stesso modo. E questo significa che ogni sofferenza, dolore, ansia, preoccupazione, malattia, dei nostri genitori, ci ha colpiti e ci ha creato molta sofferenza in più di quello che possiamo ricordare.

Oggi la sensibilità è una dote rara, da riscoprire, per poter tornare a vivere le emozioni piacevoli e gioiose, che sono state cancellate come tutte le altre. Vuol dire poter sentire e comprendere ciò che sta vivendo un’altra persona, diventando, così, capaci di comprensione, compassione, perdono ed amore.

  • Assenza di giudizio: nei suoi primi anni di Vita il bambino non ha nessuno schema e nessuna regola a cui si debba attenere. Vive secondo i suoi bisogni fisici e fisiologici e non concepisce che ci possa essere qualcosa di male in questo. Le regole del comportamento, quelle sociali e morali, gli vengono trasmesse successivamente; gli viene associata vergogna o senso di colpa quando fa qualcosa di non accettabile nel suo ambiente; viene continuamente paragonato ad altri, in meglio o in peggio.

La capacità di sospendere il nostro giudizio, qualsiasi cosa stia pensando la nostra mente a proposito di qualcosa o di qualcuno, è ciò che ci può permettere di convivere pacificamente in un mondo in cui ognuno ha subito delle ferite e si difende nel modo che ritiene più idoneo per poter sopravvivere. Ciò che viene considerato “morale” è il risultato di una manipolazione di massa sempre più evidente, e chiamarsene fuori è un passo fondamentale per ritrovare la leggerezza dell’infanzia.

  • Curiosità: ogni bimbo ha voglia di esplorare e conoscere ogni più piccola cosa. Ci è stato insegnato a fare poche domande ed a crearci un “sapere” che ci faccia sentire accettati socialmente, dimenticandoci che c’è una gioia naturale nello scoprire ed imparare cose nuove.

La curiosità ci aiuta a ritrovare la magia e la sorpresa nelle piccole cose, ci fa trovare interessi e motivi per vivere a lungo e serenamente.

  • Meraviglia: ogni cosa ed ogni istante è nuovo, per il bambino che siamo stati! Accadono sempre molte cose straordinarie e durante l’infanzia abbiamo occhi per vederle. Non diamo nulla per scontato, non abbiamo rassegnazione nè disillusione, ma coltiviamo sogni e speranze.

Lasciarsi meravigliare da ciò che accade rende la Vita meravigliosa. Svegliarsi sorridendo al mattino al pensiero del nuovo giorno che sta per iniziare apre la porta alla magia che appartiene solo a chi sa stupirsi delle infinite coincidenze e avventure dell’esistenza!

  • Vulnerabilità: sentirsi scoperti, senza corazze nè difese, Essere Ciò Che Si E’. Molti pensano che sia un problema presentarsi così, al mondo. Moltissimi, quasi tutti, abbiamo costruito le nostre barriere protettive dietro cui nasconderci.

Con la saggezza dell’età adulta possiamo comprendere quanta Vita ci siamo costretti a non vivere, per restare dentro una corazza. Oggi possiamo capire che solo chi si manifesta per Ciò Che E’ può arrivare alla gioia interiore e vivere una Vita che valga la pena di essere vissuta. Non esiste nessun altro tipo di successo, se non quello di manifestare pienamente Se Stessi, i propri Doni, i propri Talenti, e compiere, in questo modo, la nostra Missione su questa Terra.

  • Giocosità: la voglia continua di giocare e divertirsi, scatenata da cose insignificanti. Quanto ne avremmo bisogno, ora, e quante volte ci è stato detto che era sinonimo di immaturità! Quanta serietà inutile, quanto prenderci troppo sul serio!

Ritrovare la voglia di giocare e divertirsi, attraverso la risata, la musica, la danza, il ballo, il teatro, e tutte le splendide arti create dall’essere umano, è un Dono inestimabile. Vale la pena di impegnarsi seriamente per ritrovarle!

  • Purezza: il bambino non vede nulla di male, non concepisce i secondi fini, è trasparente e sincero. Se avessimo stima e rispetto per noi stessi, se ci fosse stato dimostrato con i fatti quanto siamo preziosi, non avremmo avuto bisogno di alcun sotterfugio.

Prima o poi la nostra Anima ci spinge a ritrovare la nostra purezza. E’ un bisogno insopprimibile che ci chiama a lasciar andare le visioni distorte ed a tornare all’essenziale, a ciò che ha valore ed è candido e prezioso, puro ed eterno.

  • Tutto abbracciare: un bimbo non nota differenze, e se le vede se ne compiace, le trova affascinanti e curiose. La purezza dei bambini si manifesta nella capacità di accogliere chiunque, nel saper accettare ed amare ogni persona.

La capacità di accogliere è importantissima, e scoprirla di nuovo ci apre ad infinite possibilità che, altrimenti, ci vengono precluse. Capire cosa far entrare e cosa non ci corrisponde; discernere tra ciò che ci nutre e ciò che non è rispettoso nei nostri confronti è necessario, nell’età adulta. Facciamo molta confusione al riguardo ed imparare ad accogliere e rispettare noi stessi ci aiuta a comprendere e rispettare gli altri.

  • Vedere e dire la Verità: un bambino “sente” e “percepisce” ciò che accade, e lo dice, senza mezzi termini. Per questo è fastidioso e inopportuno, la maggior parte delle volte.

La Verità è molto semplice, ed è sotto gli occhi di tutti. Il bisogno di essere visti, accettati, apprezzati, amati, muove la maggior parte delle persone; la mancata soddisfazione di questi bisogni genera l’invidia, la cattiveria, e tutto il resto. Riuscire a vedere la semplice e banale Verità richiede una percezione che ha poco a che fare con tutti i pensieri contorti che la mente riesce a creare. Poter dire poche parole a qualcuno per farlo sentire compreso richiede la Vista del Cuore.

  • Amore: un bambino ama, senza condizioni! Accoglie a braccia aperte e sorride, cerca sempre il modo di far breccia nel Cuore, non mette barriere!

Quanto bisogno abbiamo dell’Amore incondizionato; quanto bisogno c’è, in tutto il mondo, di sentire che “vado bene così come sono”, che non devo cambiare, nè migliorare, ma sono amato, mi sento amato, proprio così come sono! Amo Me Stesso, e così imparo ad amare gli altri. Non mi ritengo più indegno, non mi giudico sbagliato nè peccatore, sono prezioso, così, come sono. Ci sono molte splendide cose racchiuse in Me e, se riesco a vederle, le riconosco anche in coloro che incontro.

  • Contatto: il contatto fisico, del corpo che tocca un altro corpo, è la conferma che esisto, che sono amabile, buono, meraviglioso! Il bimbo si struscia, si fa prendere in braccio, vuole sentire la presenza per essere tranquillo. Il calore del contatto è necessario ad ogni essere umano, anche se lo abbiamo dimenticato.

Le nostre rigidità e durezze sono dovute a tutti gli abbracci che non abbiamo ricevuto, a tutto il calore che ci è mancato; le tensioni e le contratture sono carezze non date e non ricevute. Rendercene conto è importantissimo. Diventando anziani si torna a sentire fortissima la necessità del contatto, e prima lo riscopriamo, prima possiamo godere appieno della meraviglia del nostro corpo.

Ci sono molte altre cose che vorrei scrivere, ma non so se i miei lettori riuscirebbero a seguirmi oltre. Se sei arrivato fin qui, forse, hai capito perchè nel Vangelo c’è scritto che per entrare nel Regno dei Cieli bisogna essere come bambini.

Io credo che stiamo già vivendo nel Regno dei Cieli, poichè il confine tra le dimensioni è molto sottile e che Qui sulla Terra possiamo celebrare la gioia della beatitudine, nella nostra Vita.

Mi auguro che Tu abbia voglia di allenarti nell’immensa Arte di Tornare Bambino. E’ il mio augurio per Te e per tutti i tuoi cari, in questo periodo di Ri-Nascita!

Valeria Natale

 

 

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