vulnerabilitàUno dei miei Maestri diceva che una cosa è Conoscere Se Stessi, una cosa è Essere Se Stessi.

L’evoluzione personale è continua, se si decide di intraprendere il Cammino che porta alla conoscenza di sé. Comprendere qualcosa di se stessi vuol dire, dapprima, accendere una piccola fiammella in una cantina buia e polverosa, quella che rappresenta il nostro inconscio, la nostra -infinita- zona d’ombra, piena di ragnatele e di cose dimenticate. Di solito, essendo tutto buio, andiamo spesso a sbattere contro qualcosa, che ci provoca dolore, e ci diciamo che eviteremo di passare di lì di nuovo.

CONOSCERE SE STESSI

Peccato che, trovandoci senza “navigatore” e completamente ignari di come funzioni realmente il nostro “pilota automatico”, capita spesso di prenderci altre bastonate proprio in situazioni analoghe. Accendere una fiammella, per piccola che sia, fa sì che iniziamo a vedere delle ombre e degli spigoli e, finalmente, possiamo orientarci un po’.  Possiamo anche vedere le ragnatele e riconoscere qualche vecchio cassettone, ereditato dalla nonna o dalla mamma, e capire come mai abbiamo preso delle belle botte proprio lì…Ma, continuando a voler capire meglio, altre luci si accendono man mano…certo che c’è poco di bello da vedere!

La cantina è pur sempre una cantina, gli oggetti contenuti sono vecchi e logori, la polvere accumulata è proprio tanta! Però, a furia di vedere, ci viene voglia di fare pulizia…quindi cominciamo a liberaci di un bel po’ di ciarpame ed a trovarci più a nostro agio…fino a quando non scopriamo una finestra, e ce la puliamo ben bene, ammirando a lungo ciò che sta fuori…che meraviglia! Peccato che non faccia per me…e se non fosse vero? Un giorno, muniti di estremo coraggio, decidiamo di avventurarci nel mondo “al di fuori”…

A furia di vedere e capire, comprendere, pulire e spazzare, ecco che la cantina non ci basta più! Sì ma…era conosciuta, caspita! Andavo a sbattere, non ero contento ma…sapevo dov’ero, mi orientavo bene, avevo anche tolto le ragnatele, sembrava nuova…ma sono proprio sicuro di volermi spingere lontano da qui? E se poi…

L’incertezza può durare a lungo, magari non finire mai, magari spazziamo ben bene e compriamo le tendine nuove alla cantina, ci compriamo un bel divano ed un televisore, e decidiamo che la vita possiamo godercela anche da lì…

Oppure…iniziamo il viaggio!

USCIRE ALLO SCOPERTO

E…certo che sono completamente scoperto! Non ho più la protezione di prima! Sono in un territorio nuovo, accidenti! Non so nemmeno dove potrei prendere altre legnate, qui è tutto sconosciuto! Però, però, però…se sono qui è perché quello che c’era dietro ai vetri della finestrella era troppo poco, e pareva così attraente!

Se sono qui è perché ne sono stato attratto, perché essere così esposto, alla luce, con quasi nessuna zona d’ombra -o, perlomeno, senza averne ancora scoperte altre!- mi mette sì in difficoltà, sono esposto, sono vulnerabile, potrei essere ferito da qualsiasi cosa, non ho più la mia protezione attorno ma…caspita, che bel paesaggio! Forse la mia vita andava vissuta anche solo per godermi questo cielo azzurro e questo sole! Come me lo godo!

Come mi piace ogni istante vissuto fuori da quella cantina! Che sapore nuovo, che profumo diverso, che gusto mai sperimentato prima…Sì, devo dire che mi piace, mi corrisponde!

Non è un caso se sono qui, evidentemente…forse tutto questo è quello che io sono davvero, questo è quello che posso Essere o diventare, ora che sono fuori dalla protezione delle solite quattro pareti conosciute…più ci rimango e più mi piace, e so che mai più tornerò indietro!

E’ meraviglioso, esplorare ciò che posso ESSERE…una scoperta senza mai fine, un’avventura affascinante, un viaggio appassionante!

Meno male, me lo ripeto cento volte al giorno, meno male che sono uscito di lì!!!!!!!

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