Ognuno di noi è stato, o è ancora, intrappolato nella sua corazza, quella che ha costruito inconsapevolmente da bambino, per proteggere le proprie ferite. Con questa difesa abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo, arrivando a credere che fosse normale non “sentire” niente, soffrire senza farlo vedere a nessuno, evitare di piangere, smorzare le emozioni fino a soffocarle, sopportare il dolore al punto da non percepirlo quasi più.

I tempi sono cambiati e sono maturi per un salto di Consapevolezza che molti stanno già compiendo, e la prima cosa che si manifesta è un incrinamento ed una spaccatura della corazza, quando non, addirittura, il suo crollo. Quest’ultimo caso è drammatico, perchè trovarsi a “sentire” di nuovo, di colpo, è scardinante, mette in crisi totale e si corre il grave rischio di credersi impazziti o malati.

La maggior parte delle persone ha recuperato man mano la propria sensibilità, riappropriandosene grazie ad avvenimenti dolorosi, percorsi di crescita, utilizzo del proprio corpo, terapie olistiche o altro. In questo caso tutto avviene più dolcemente, anche se la sofferenza rimane la compagna che più assiste questo percorso. E’ impossibile spogliarsi delle proprie difese senza accorgersene, qualcosa cambia a livello sottile, le percezioni aumentano e si amplificano, tutto quello che è stato represso sale lentamente a galla dall’inconscio.

Arrivano sogni, ricordi, sensazioni, sapori, odori, immagini, suoni, percezioni strane; i sensi si riaccendono, la pelle sembra avere un diverso spessore. La sensibilità ritrovata permette di comprendere immediatamente le altre persone, di connettersi anche quando vi sono molti chilometri in mezzo, di comunicare in modi mai sperimentati prima, di sentire ciò che sta vivendo chi abbiamo di fronte, senza alcun bisogno di parole.

Dopo un periodo più o meno lungo, in cui ci si riabitua a quello che era il nostro solito stato da bambini, il “sentire” inizia a diventare la normalità. Le persone se ne accorgono e si possono permettere di avvicinarsi di più, perchè la nostra corazza è meno spessa; sentono che possono venire comprese su un altro livello e si aprono e si confidano con noi come prima non accadeva, grazie alla nostra apertura. Tutte le distanze si accorciano, anche quelle verso altri mondi ed altre dimensioni. Le percezioni si aprono al “sentire” i movimenti dei pianeti, della Luna, le tempeste solari, le congiunzioni o le uscite planetarie.

Quello che era la “normalità” nell’antichità sta tornando ad essere normale ai giorni nostri, per un numero sempre più vasto di persone. Gli studiosi di qualche millennio fa studiavano le stelle ed i pianeti, percepivano i movimenti ed i cambiamenti della Terra, conoscevano in profondità tutto ciò che il progresso e l’era moderna hanno dimenticato, credendolo inutile, sprofondando nel sonno dell’incoscienza.

LA GIOIA DELL’INIZIO

La gioia straordinaria che arriva dopo la perdita della propria corazza è quella del bambino, che ogni giorno si stupiva per ogni più piccola cosa, e viveva con il Cuore colmo di meraviglia. Ogni momento è nuovo, cioè mai vissuto prima in quel modo, ed ecco che il Vero Sè può emergere, può iniziare ad esistere, finalmente fuori dalla sua gabbia, fatta di convinzioni, giudizi, educazione, trasmissione inconscia di retaggi dai propri avi.

Questa è diventata la mia normalità, che ho voluto celebrare nella nuova nascita nel mio recente compleanno, e che scelgo di celebrare ogni giorno, poichè questa è la Vera Vita, lasciarsi fluire nel magnifico svolgersi dell’esistenza, senza più barriere o difese.

torta tre agostoQuelle che ancora esistono man mano si manifestano, per essere viste, comprese ed, infine, abbandonate.

In questo consiste il Paradiso su questa Terra, nel “sentire” e percepire Se Stessi; nello scoprire che non si è mai uguali, e che un Nuovo Inizio ci attende in ogni istante, ora, minuto o giorno.

Nel renderci conto che una Nuova Vita ci attende, sempre, perchè sempre siamo nuovi; non più rigidi nè assimilati, ma continuamente in divenire.

Questa è la magia della Vita, e questo è il motivo per cui la nostra Anima ha voluto tornare Qui. Per scoprire, infinite volte, Chi Siamo,  e per goderci il viaggio verso l’Infinito.

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