cause chiusura movimento primarioCome sai stiamo facendo un viaggio molto profondo, dall’inizio di quest’anno, e adesso parliamo delle CAUSE DELLA CHIUSURA DEL MOVIMENTO PRIMARIO.

Nelle Newsletter di Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile ti ho parlato dell’ENERGIA DELLA GRANDE MADRE, del DEBITO DI RICONOSCENZA, del MOVIMENTO PRIMARIO, e della CHIUSURA DEL MOVIMENTO PRIMARIO.

Ho scritto del fatto che una madre dovrebbe essere tranquilla, serena, nella pienezza multidimensionale del suo Essere portatrice del figlio in grembo, senza paure, senza memorie inconsce dell’albero genealogico, né sentimenti o presagi negativi. In realtà tutto questo è un’utopia, anche se, ultimamente, ho verificato quanto possa essere privo di dolore, e immensamente colmo di gioia e amore un parto vissuto da chi ha guarito e risolto le sue ferite.

In questo articolo scriverò un elenco di cause di chiusura al Movimento Primario, che potrebbe sembrare quasi un esercizio inutile, se non fosse che moltissime persone non hanno alcuna idea di aver vissuto o ricevuto influenze da quanto accaduto ai propri progenitori. In questo elenco troverai cose che sono accadute, prima o poi, in quasi tutte le famiglie, e ci sono state raccontate come un semplice dato storico, senza che noi abbiamo potuto percepire la devastazione che un trauma del genere crea in più generazioni.

Per farti un esempio, a me era stato raccontato che i miei nonni, dopo i primi cinque figli, avevano avuto una bambina, che è stata ritrovata morta nella culla a soli 40 giorni. A raccontarmi questo è stata una zia che è nata dopo di lei e, commossa, mi diceva che, senza quella morte, probabilmente lei non sarebbe nata.  Avevo ascoltato quella vicenda senza rendermi conto della sua importanza ma, molti anni dopo, l’ho portata in una Costellazione Familiare. Nel rivivere quel momento, sono stata sconvolta dalla sofferenza che ho riscontrato nei genitori della piccola, che erano prostrati e schiantati al suolo dal dolore, e non riuscivano neppure a muoversi. Quella sofferenza ha colpito i miei nonni e mio padre, che era solo un bambino, ed è arrivata fino a me.

Ecco perché ho ritenuto importante scriverne, principalmente perché la maggior parte delle persone (come me vent’anni fa) credono che nella loro vita non sia accaduto nulla di particolare, ma anche perché, anche se ancora non lo capiamo, la grande quantità di vittime del COVID19 sta creando un grave trauma nella nostra società, che influenzerà le generazioni a venire, e con il quale dovremo fare i conti nei prossimi anni.

Da quello che Bert Hellinger ha scoperto durante la guerra, nel dopoguerra, e in Sud Africa, sappiamo che il SISTEMA FAMILIARE HA BISOGNO DI MANTENERE IL SUO EQUILIBRIO, la sua ARMONIA, e, per far sì che questo avvenga, NESSUN MEMBRO DELLA FAMIGLIA PUÓ ESSERE ESCLUSO senza che questo abbia RIPERCUSSIONI SULL’INTERO SISTEMA FAMILIARE.

Ne consegue, dunque, che le primissime cause della chiusura del Movimento Primario sono riconducibili alla scomparsa di un membro del sistema familiare.

Per essere più chiara ti ricordo che la chiusura verso il Movimento Primario è ciò che accade al figlio quando perde la strada che lo collega alla Fonte, cioè alla propria madre biologica. La Sorgente primaria continua a sgorgare, ma il piccolo si chiude verso di essa, perché non ha ricevuto le informazioni sacre dalla propria madre biologica.

LE CAUSE DELLA CHIUSURA ALLA PIENEZZA DELLA VITA

Per quale motivo può avvenire questa chiusura? In che modo una donna può essere sconnessa dalla Fonte (dall’energia della Grande Madre) e quindi non essere in grado di trasmettere i codici sacri a suo figlio?

– La causa più diretta è la morte della madre Fino al secolo scorso la morte per parto delle donne era, purtroppo, piuttosto diffusa. Il piccolo veniva, allora, cresciuto dai parenti, o dalla seconda moglie del padre, ma l’interruzione tragica e improvvisa della relazione profonda vissuta nel ventre materno con la madre biologica, costringeva il bambino a chiudersi verso la Fonte. Le conseguenze di questa chiusura, come di tutte le altre che stiamo per conoscere, hanno ripercussioni su tutti i discendenti nell’albero genealogico.

– Uno straziante modo in cui la donna si sconnette dalla Fonte è la perdita di un figlio. Una madre che perde il proprio bambino si blocca in quel punto della linea del tempo; una parte di lei va avanti meccanicamente, ma un’altra parte si sgancia dal Movimento Primario e scivola verso la morte. Come ti ho raccontato con l’esempio della mia famiglia, la morte dei bambini piccoli viene raccontata come un fatto ordinario, ma non è così.  La mamma considera tutti i figli come uguali e, per non far torto allo scomparso, ritira se stessa anche dagli altri. I fratelli perdono, quindi, non solo il fratello, ma anche la madre. Durante le Costellazioni Familiari si può osservare che il moto inconscio della madre è verso il figlio morto, mentre gli altri si dirigono verso di lei; da quel momento il sistema familiare non è più orientato verso la vita, ma verso la morte. Questa posizione, che tutti gli appartenenti al sistema assumono, dona – apparentemente – una sensazione di sollievo, senza sensi di colpa o di tradimento verso chi è uscito dal sistema familiare. Quella forza del piccolo scomparso, che chiama la madre presso di sé, attrae tutti gli appartenenti al nucleo, anche i bambini che nasceranno molto tempo dopo.  Avere un altro figlio dopo una perdita così straziante vuol dire concepirlo proprio nel centro della sconnessione dal Movimento Primario, poiché una madre ha gravi conseguenze, nel corpo e nell’anima, dopo un lutto così doloroso.

cause chiusura movimento primario– Un aborto corrisponde all’esclusione di un membro della famiglia, che sia volontario o involontario. Dopo la perdita di un bambino causata da un aborto, la donna entra in una fase di lutto, e nel corpo resta la memoria del trauma subito nel perdere una parte così preziosa di sé. Una parte della madre resta connessa al figlio perduto e, se l’aborto è stato volontario, vi sarà anche il rimorso e il senso di colpa, che testimoniano l’amore per il figlio. Dopo un aborto, tutti gli schemi e i processi dell’anima e della psiche della donna si smuoveranno, e avranno bisogno di essere visti, riconosciuti e trasformati. Per gli altri figli l’insieme di senso di colpa e di amore della madre sarà inconsciamente visibile, e potrebbero crescere con il timore che lei voglia liberarsi anche di loro. Un bambino potrebbe essere insofferente o violento con la mamma per paura d’essere ucciso, oppure, da adulto, potrebbe non riuscire a sganciarsi da lei per timore. Un aborto è, spesso, la causa principale della chiusura al Movimento Primario che avviene nei figli, soprattutto se concepiti dopo; essi potrebbero avere un debito di riconoscenza con il bambino mai nato. La perdita di un bambino, di un feto, di un embrione, crea una spaccatura anche nella coppia genitoriale, e, in quel punto, molta energia viene sottratta. Se l’aborto o il lutto non viene rielaborato insieme, se non ci supporta vicendevolmente, la rottura può essere insanabile e determinare la fine della relazione.

– Un parto difficile può essere una causa di distacco dal Movimento Primario. Durante il doloroso travaglio, sia la madre che il bambino sperimentano la paura della morte; il bambino percepisce che la madre lo sta uccidendo, e la donna sente che è il bambino a toglierle la vita. L’istinto di sopravvivenza ha la meglio, e, successivamente, sia la mamma che il bambino dovranno fare i conti con ciò che hanno vissuto. Nelle fasi successive può venire meno quella che è la principale espressione del Movimento Primario: il Dare della madre e il Ricevere del figlio. Possono intervenire vari meccanismi inconsci a compensare quanto è stato vissuto durante il parto. La madre potrebbe avere nei confronti del figlio o un morboso attaccamento o, all’opposto, repulsione. Avendolo percepito come nemico, in sua presenza può sentire un forte disagio, che cerca di evitare allontanandolo o escludendolo. In alternativa, la madre potrebbe sentirsi in colpa, e compenserà inconsciamente quella che ritiene una mancanza con l’assecondare tutti i desideri del figlio, anche da adulto, e con un legame molto stretto e vincolante. Il bambino che ha rischiato di morire, invece, una volta adulto, potrebbe cercare di evitare le continue sfide della vita, oppure andarsele a cercare.

– La morte della madre per il parto è una causa drammatica di chiusura del Movimento Primario. Molti anni fa era tristemente diffusa, e i suoi effetti sono tra i più devastanti per tutto il sistema familiare e l’albero genealogico. La gioia dell’attesa, che stava per manifestarsi, diventa, improvvisamente, una tragedia, e la nuova vita che arriva verrà associata al dramma. Il bambino che sopravvive alla morte della mamma vive un terribile senso di colpa, che anche le generazioni successive avvertiranno. Per le donne e gli uomini che verranno dopo, resta nella memoria del sistema familiare un “allarme acceso” collegato al parto; questo influenza molte generazioni successive, e i discendenti potrebbero voler evitare delle relazioni stabili, matrimoni, diventare genitori. Il pericolo diventato realtà per i propri avi viene trasmesso ai discendenti, che ereditano, di conseguenza, la chiusura del Movimento Primario.

– Il parto cesareo è stato registrato come uno shock nel ventre tagliato delle madri. Nelle Costellazioni è emerso che la sensazione associata è che qualcosa sia stato strappato con violenza da loro, e che sia rimasta in sospeso, come un movimento non portato a termine. Il bambino, che vive il processo del travaglio con una brusca interruzione, perde il contatto con la madre e chiude il suo Movimento Primario; nelle Costellazioni i nati con parto cesareo non riconoscevano il volto della madre e non sapevano dove andare, vagavano smarriti. Chi è nato con il cesareo non sperimenta la conquista della vita con un percorso impegnativo ma vittorioso, e non vive la determinazione del perseguire l’obbiettivo, né la fiducia nel proprio istinto. Durante la vita gli mancherà la certezza che le strettoie e gli ostacoli dell’esistenza possono portare gioia e successo. Spesso, quindi, diventa un adulto che preferisce stare nella zona di comfort piuttosto che affrontare sfide.

– A volte alle madri accade di avere un concepimento ravvicinato, di restare nuovamente incinta subito dopo aver avuto un figlio, quando tutto, in lei, dovrebbe essere al servizio della creatura che è appena arrivata. Se un altro bambino arriva troppo presto, il primo sente il distacco da lei e si chiude al Movimento Primario.

– Le madri che non hanno ricevuto e preso dalla madre, a causa di un trauma, come quelli che ho già scritto sopra, vivono una chiusura del Movimento Primario e la trasmettono a tutta la discendenza. Le donne, sconnesse dalla Fonte, ereditano la chiusura e la continuano a replicare nelle generazioni future. Possiamo immaginare quante donne hanno vissuto traumi e dolori immensi durante le guerre che hanno devastato il secolo scorso, quante perdite hanno interrotto il Movimento Primario, giungendo fino a noi. Questa esperienza di chiusura è molto diffusa e condivisa in moltissimi tra noi.

– Una madre che fa la figlia, perché non ha ricevuto dalla propria madre, va subito in richiesta ai propri figli di tutte le attenzioni che non ha avuto dai genitori. I bambini non sono in grado di negarsi alla propria madre, quindi assecondano le sue richieste che, con il passare degli anni, diventano sempre maggiori. Per il figlio, diventato adulto, andarsene è sempre più difficile, e la forza delle richieste della madre è così grande da ritirare dal mondo i propri figli. Che si tratti di maschio o femmina, essi devono restare con lei, per continuare a darle ciò che ha bisogno. Anche se ci sarà ribellione da parte dei figli, l’atteggiamento della madre resterà lo stesso.

– Un grave lutto vissuto dalla donna in gravidanza può avere come conseguenza la chiusura del Movimento Primario. La sofferenza diminuisce il suo essere presente alla vita che scorre nel suo grembo, e poiché il lutto richiede un lungo tempo di elaborazione, ci vorrà molto prima che ella possa tornare disponibile, ammesso che accetti la perdita subita. Il nutrimento (su molti livelli) che potrà dare ai figli sarà scarso, causando la loro chiusura.

– Se il bambino viene affidato ad altri per un periodo, se la madre è depressa, lontana, malata, non disponibile, il figlio vive un abbandono, che provocherà la sua chiusura. Il distacco dalla madre aumenta la fragilità e vulnerabilità del bambino; può accadere quando viene lasciato in orfanatrofio, in ospedale, e anche se viene portato troppo presto all’asilo nido.

LE CONSEGUENZE DELLA CHIUSURA DEL MOVIMENTO PRIMARIO

Come ho scritto spesso in tutti gli articoli precedenti, l’abbondanza della vita è possibile solo quando siamo immersi nel flusso della Grande Madre che, attraverso nostra madre, giunge a noi. Possiamo quindi immaginare che tutte le situazioni che ho elencato qui sopra, vissute da una delle nostre progenitrici, possono avere interrotto questo flusso, che non è potuto arrivare a noi.

La sconnessione dal Movimento Primario è un distacco dal proprio potere di creare, di essere gravidi di progetti, di possibilità, idee, opportunità.

Una madre che non è connessa alla Fonte avrà dei figli che, prima ancora di diventare adulti, vivranno un senso di tristezza, di malinconia, di qualcosa di incompiuto che li riguarda. Queste sensazioni possono portare alla depressione se una nostra ava ha vissuto un lutto importante.

Un figlio che non è stato CONTENUTO nel grembo di una madre connessa alla Grande Madre può avere DIFFICOLTÀ AD ACCOGLIERE TUTTE LE RICCHEZZE DELLA VITA, e anche a MANTENERE qualsiasi cosa raggiunga. Potrebbero mancargli le energie per mantenere delle relazioni stabili, delle occasioni professionali, il successo, il denaro, la gioia, e le proprie forze.

CREARE LA PROPRIA VITA

cause chiusura movimento primarioPossiamo trovare il senso della nostra vita quando diventiamo CO-CREATORI CON L’UNIVERSO! Essere nati, essere in vita, è già una garanzia del fatto che abbiamo questo potere, anche se, forse, ne siamo sconnessi.

Ci sono diversi modi in cui si è sconnessi: possiamo sentirci privi delle capacità per realizzare ciò che vogliamo, oppure possiamo tentare di raggiungere quello che vogliamo attraverso un FARE continuo e compulsivo.

IL VALORE DI SÈ E LA PERDITA DI VALORE

La perdita della connessione con la madre biologica porta a PERDERE IL VALORE DELLA PROPRIA VITA.

Chi ha perso la madre perché è morta o è stato abbandonato PERDE ANCHE LA CAPACITÀ DI VALUTARE CIÓ CHE HA VALORE: ad esempio il denaro, che potrebbe essere ostentato in modo da ricreare la grandezza del rapporto materno perduto, oppure rifiutato, sminuendosi e non ritenendosi degni di una vita avuta al prezzo della perdita materna.

Anche con la figura che sostituirà la madre (ad es. madre adottiva) ci sarà un rapporto di amore/odio, perché rappresenterà colei che lo ama, ma anche colei che lo ha abbandonato.

Dopo le riflessioni che ti può suscitare tutto questo, concludo ricordandoti che la via verso la Fonte è sempre aperta, e che l’abbondanza del Movimento Primario è sempre disponibile, per ognuno di noi; dobbiamo solo trovare il modo per aprire nuovamente la porta che è stata chiusa, da noi o dai nostri avi.

Continueremo il nostro viaggio nei prossimi mesi, incontrando i tre permessi che ci sono necessari per spalancare quella porta: quello del nostro albero genealogico, quello dei nostri genitori, e il nostro.

Stai connesso!

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