Nelle Newsletter di Gennaio, Febbraio e Marzo ti ho parlato dell’ENERGIA DELLA GRANDE MADRE, del DEBITO DI RICONOSCENZA, e del MOVIMENTO PRIMARIO.

Abbiamo visto che il Movimento Primario lega il figlio alla madre che l’ha concepito, che con il suo corpo ha trasformato l’embrione in feto, fino a portarlo alla nascita, con splendida generosità. Ovunque sia la madre, il flusso del Movimento Primario ci porta ad andare verso di lei, così come il fiume corre naturalmente verso il mare. Questa spinta è quella che porta le anime a rivolgersi alla Divinità, e ogni persona verso l’infinito universo, in un perpetuo slancio verso l’UNIONE.

Nelle Costellazioni Familiari si parla di “interruzione del Movimento Primario” quando il flusso tra la Fonte Originaria e il figlio si ferma, e questo accade quando la madre naturale, per molteplici ragioni, non è presente. Anche una madre che accudisce i propri bambini e resta sempre a casa può essere scollegata dal Movimento Primario e, senza rendersene conto, far sì che i propri figli restino nel bisogno.

Come avrai visto, ho intitolato questo articolo “chiusura del Movimento Primario”, perché l’interruzione rimanda a un’idea di separazione e isolamento che, in realtà, non esiste, perché il flusso è sempre disponibile. La chiusura ha come possibilità l’apertura, ed è fondamentare sapere che la Fonte è sempre accessibile per ognuno di noi.

chiusuraLa madre biologica è connessa a dimensioni più elevate, dalle quali ha ricevuto la capacità di generare la vita, e ci sono doni che solo lei può dare. Ella è connessa alla Fonte Originaria, alla Grande Madre, che invia, tramite lei, messaggi potenti e sacri. Se la madre biologica è assente fisicamente o emotivamente, può sospendere la trasmissione di questi messaggi fondamentali al figlio (soprattutto se ella stessa non li ha ricevuti dalla propria madre).

Per poter sopravvivere un bambino deve essere molto egoista, deve aggrapparsi alla vita con tutte le sue forze, e assorbire tutto ciò che gli serve per superare il periodo di maggiore vulnerabilità della sua esistenza. Egli può sopravvivere anche senza ricevere i messaggi primari, perché ha la capacità di prendere ciò che gli è utile, e, se non arriva dalla madre, lo prenderà da qualcun altro.

CONNETTERSI ALLA FONTE È SEMPRE POSSIBILE

La chiusura verso il Movimento Primario è ciò che accade al figlio quando perde la strada che lo collega alla Fonte. La Sorgente primaria continua a sgorgare, ma il piccolo si chiude verso di essa, perché non ha ricevuto le informazioni sacre dalla propria madre biologica.

È sempre possibile tornare a connettersi alla Fonte, e l’unico modo è che il figlio, diventato adulto, ne ritrovi la strada.

Per essere connessa alla Fonte, la madre deve essere presente (nel senso di “avere presenza”) e pienamente se stessa; è importante capire, quindi, che non si tratta di mancanza d’amore per il figlio, né del figlio verso di lei.

La chiusura non dipende dalla relazione tra madre e figlio, che può essere tenera oppure conflittuale, essa avviene quando ella entra in un vortice che la risucchia e la spegne, rendendola assente a se stessa. Essa può avvenire già nel grembo materno, e più il bambino – così come la madre – sono fragili e vulnerabili, più è possibile e probabile.

ESSERE FIGLIO

ESSERE FIGLIO è il principio di ogni manifestazione, precede qualsiasi ruolo e non è possibile esimersi dall’esserlo. Essere donna, uomo, madre, padre, moglie, marito, compagna, compagno, sono tutti ruoli formati dalla MATRICE creata nell’ESSERE FIGLIO; se neghiamo o rinneghiamo il nostro essere figlio, non potremo essere neppure il resto!

Fino ai tre anni il bambino è fragile, vulnerabile e dipendente dalla madre. Con il latte materno la connessione con lei aumenta, e si rafforza l’esperienza dell’amore, fino a diventare una certezza indubitabile! La MATRICE sul nostro meritare o non meritare di essere amati si forma in questi primissimi anni; fin dalla sua esperienza nel ventre materno il feto sente se è amato oppure se non è desiderato, sente tutta la fragilità e vulnerabilità della madre, la sua incertezza, e la fa propria.

Se il bambino, in questi primissimi anni di estrema vulnerabilità, sente la mancanza della madre, che può essere assente fisicamente o può essersi disconnessa dalla sua capacità di essere Fonte del Movimento sacro, egli fa esperienza del rifiuto e dell’abbandono; si sente tagliato fuori dal suo amore, non se ne sente più degno. Per non sentire il dolore che questo gli provoca, il figlio SI CHIUDE NEI CONFRONTI DELLA FONTE, e rinuncia.

LA CHIUSURA ANESTETIZZA DAL DOLORE

Non esiste un bambino che non scelga di andare verso la madre, la causa della chiusura è sempre una disconnessione della madre dalla Fonte. La stanchezza, la solitudine, la tristezza della mamma, i suoi momenti difficili, vengono vissuti dal bambino come un suo allontanamento voluto. Egli non è in grado di valutare i fatti; ha una percezione istintiva e, mentre cerca di avvinghiarsi a lei con tutte le sue forze, nel bisogno assoluto di una relazione esclusiva, terrorizzato dal suo allontanamento, CHIUDE LE PROPRIE SENSAZIONI per non sentire la sofferenza. TUTTO HA ORIGINE DA QUI.

Molte volte, parlando con le persone dei loro primissimi anni di vita, ho sentito raccontare quanto la mamma le ami e voglia loro bene, e quanto abbia fatto per loro. Come ho scritto prima, non si tratta di mancanza di amore e di attenzione, se la madre, per qualsiasi motivo (nella Newsletter di Maggio parleremo delle CAUSE DELLA CHIUSURA AL MOVIMENTO PRIMARIO) si è allontanata, o era assente emotivamente, o era disconnessa dal Movimento Primario durante un periodo di questi primi anni, la chiusura è, inconsapevolmente, avvenuta.

IL FLUSSO INESAURIBILE

Quando la madre è assente, o non connessa al Movimento Primario, il bambino si chiude verso il Movimento stesso. Da quel momento non siamo più capaci di ricevere né di dare, e ciò ci isola dal mondo, facendoci sentire SEPARATI e LONTANI DAGLI ALTRI.

Il flusso immenso e inesauribile del Movimento Primario continua a scorrere nell’anima del figlio; quello che avviene non modifica il flusso ma il cuore del bambino. Quando ci chiudiamo al Movimento Primario smettiamo di amare secondo la nostra natura più profonda, che si dona incondizionatamente e senza riserve, e, soprattutto, smettiamo di amare noi stessi e di ritenerci meritevoli d’essere amati. Senza saperlo, in questo modo, ci allontaniamo dal fiume di energia della vita, ci isoliamo restando in un mondo sterile e vuoto, parallelo a quello della pienezza e dell’abbondanza, che non riusciamo a incontrare mai!

Dopo la chiusura al Movimento Primario, o dopo aver subito un trauma che potrebbe averlo allontanato dalla madre, il figlio tenta una strategia per tornare a essere amato, e, inconsapevolmente, stringe un patto, dentro di sé, per salvare dal dolore i propri genitori, sacrificando se stesso e la propria stessa vita. Nelle Costellazioni Familiari viene chiamato PATTO INFANTILE, e te ne parlerò in un prossimo articolo.

Rimani connesso!

 

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